
Partenza e Arrivo: Oulx (TO) – Lunghezza: 33km – Dislivello: 1300m – Difficolta: MC/BC – Ciclabilità: 99% salita -100% in discesa
Anello assolutamente spettacolare che si snoda tra strade militari ed ex militari, con la costante presenza del mitico Chaberton sullo sfondo, muta sentinella dall’ alto…
Parcheggiate le auto nella grande piazza Aldo Garambois (parcheggi gratuiti vicino ai campi da bocce), inforchiamo le mtb e ci dirigiamo in viale Cavalieri di Vittorio Veneto, che seguiamo verso destra. Dopo poche centinaia di metri giungiamo in via Cotolivier .
Dopo poco, un cartello con alcuni divieti (noi possiamo passare!!) preannuncia l’ imbocco della strada militare del Cotolivier: si comincia a salire, sempre su bitume,con un pendenze costanti e mai eccessive.

Dopo circa 5km attraversiamo la graziosa borgata di Pierremenaud (fontana), caratterizzata dai numerosi murales di vita montana e le bellissime decorazioni sui muri delle case: un abitante ci informa che il tutto fu realizzato da un bravo artista inglese, innamorato di questi luoghi.

Proseguiamo sempre su asfalto e, man mano che saliamo di quota, i panorami si allargano e il mitico Chaberton, la batteria militare realizzata dalle truppe durante il secondo conflitto mondiale e poi bombardata dai francesi prima del suo reale utilizzo, fa sempre più spesso capolino.

Pedalando per altri 5km, giungiamo nella bella borgata di Vazon (punto acqua e di appoggio fornito dal Rifugio Alpino La Chardouse): una bacheca informativa con tanto di piccola bicicletta incorporata, ci mosra tutte le possibilità MTB di ascesa e discesa nella zona del Cotolivier.

Termina a questo punto l’ asfalto, ma lo sterrato è impeccabile: come ogni ex militare che si rispetti, pendenza e fondo sono sempre ottimali.
Continuiamo quindi a pedalare, fino a giungere, senza possibilità di errore, al bivio Madonne del Cotolivier – Pourachet.

Prendiamo a destra e superiamo la sbarra: 2 rampe scavate dall’ acqua e dalla notevole pendenza ci separano dalla cappella della Madonna del Cotolivier, splendido punto panoramico sulla Val Susa e zona pic-nic.

Ci soffermiamo per rifocillarci e per le foto di rito, approfittandone per conoscere la storia di questo luogo di culto, spiegato nella targa apposta sulla facciata principale.

Dietro ai tavoli da pic-nic parte un single-track, che si rivelerà veramente fantastico: fatto di saliscendi e costantemente sulla cresta, ci invita a “spingere” i nostri mezzi.

In breve ci ricongiungiamo con la ex militare abbandonata la bivio nei pressi della malga di Pourachet ( che si trova poco sotto, alla nostra sinistra) e proseguiamo diritti: il lungo traverso che segue arriva in breve ad una palina segnaletica con numeri di sentiero

e poco dopo, ad un bivio da seguire a destra passando vicino ad una grossa palina in legno indicante la direzione per la Croce di San Giuseppe.

Lo sterrato si restringe in breve a stretto sentiero che, con lunghi traversi e perfetti tornanti, ci trasporterà alla cima di oggi, già ben visibile: già pregustiamo l’ arrivo e la fine delle nostre fatiche.

Ma prima ancora, facciamo una sosta presso i ruderi della casermetta “Bivacco IX” della GAF (Guardia Alpina di Frontiera) per scattare un po’ di foto.

Ancora un traverso ed eccoci sotto l’ arrotondata cima: ultimissimi metri in portage ed eccoci arrivati!

Un malgaro 100% docg ci raggiunge con i suoi docilissimi cani e facciamo quattro chiacchiere sulle montagne circostanti, la sua vita… e lo Chaberton, che continua imperterrito ad “osservarci” non da molto lontano.

Scattiamo ancora qualche foto dalla vicina croce, dedicata al corpo degli Alpini, prima di cominciare la fase di discesa.

La effettuiamo ritornando sulla via di arrivo: il sentiero pedalato in salita è molto più apprezzabile, fatto al contrario!

Giunti al bivio incontrato precedentemente, questa volta prendiamo a destra: la rotabile ex-militare si presenta sotto forma di single track perfettamente liscio e veloce e intervallato da facili tornanti… divertimento puro!

Giungiamo ai ruderi della grande caserma di Plan La Selle: facciamo una rapida perlustrazione, e scopriamo che era dotata sia di un’ enorme fontana esterna decorata e di numerosi alloggiamenti. Ora questa è zona di alpeggio: alcune mucche incuriosite docilmente lasciano libero il sentiero al nostro passaggio.

Il sentiero prosegue sempre con andamento facile e veloce fino ad uno sterratone ripido che ci deposita alle grange Millaure

e successivamente, nuovamente su sentiero, alla splendida borgata di Desertes, in fase di ristrutturazione, caratterizzata dalla Chiesa con splendido campanile in pietra.

Usciti dal paese, la strada ridiventa larga e sterrata, assumendo maggiormente le note caratteristiche delle classiche ex-militari: tratti scavati nella roccia, pietre di scolo acqua messe per traverso e guardrail, in pietra ed alcuni anche originali in ferro, lungo molti tratti.

Giunti in breve alla SS24 del Monginevro, non resta che prendere a sinistra e tornare velocemente sull’ asfalto di discesa fino alle auto.
Un itinerario ricco di storia ma soprattutto tanto divertimento nella parte in discesa!

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