Colle di Rui e Monte Eighier da Chiappera – VALLE MAIRA

 

Località di partenza: Chiappera (CN)

Ascesa: 1060 mt

Distanza: 10,80 km

Data escursione: 15 maggio 2019

Ad anello: si

Scala delle difficoltà escursionistiche:

GRADO CAI (Club Alpino Italiano) E (Escursionistico) – Il più frequente, con tempi di percorrenza da 1 a 4 ore, su sentieri di vario genere anche ripidi ma senza particolari precauzioni, tratti esposti ma protetti, percorsi senza difficoltà di orientamento

GRADO CAS (Club Alpino Svizzero) T1 – Escursionismo – Terreno piano o in pendenza leggera, nessun pericolo di cadute. Sentiero ben sgombro.

ACCESSO IN AUTO E LOCALITA’ DI PARTENZA:

Raggiunto Dronero in valle Maira si prosegue fino a raggiungere la località di Chiappera. Superato il paese si segue, per un tratto, la strada per il Campo Base ed al ponticello si svolta a destra parcheggiando l’auto, dopo due tornanti, nei pressi della palina per i colli Greguri e Rui.

NOTA PERSONALE:

Il Monte Eigher, il cui nome può significare “luogo abitato da uccelli rapaci o dalla denominazione locale “Neiglier” cioè colore scuro delle rocce” permette di avere un’interessante panoramica verso il monte Cervet 2984 mt e il monte Boulliagna 2908 mt in direzione est; verso Rocca Castello 2452 mt e Provenzale 2402 mt in direzione sud e verso la valle Stroppia in direzione ovest. Minimo impegno fisico richiesto per affrontare l’intero anello che prevede passaggi semplici e esenti da pericoli di caduta.

Michelangelo Bruno “Alpi sudoccidentali – Viaggio tra immagini e nomi di luoghi. Gribaudo Editore 2006

 

ITINERARIO

Metti un giorno di riposo ed ecco che la passione per la montagna prende il sopravvento. Simone ed io decidiamo di dedicare l’intera giornata alla scoperta di un angolo remoto ma suggestivo della Valle Maira.

Confidando nel miglioramento delle condizioni meteo previste da alcuni giorni, di buon ora partiamo e ci dirigiamo verso la nostra ambita meta: la bellissima località di Chiappera che raggiungiamo quando l’intera borgata e i versanti intorno sono completamente coperti da alcuni centimetri della recentissima nevicata della notte stessa.

Non badando alla temperatura intorno allo zero, ci prepariamo lo zaino ed iniziamo a salire lungo il sentiero T12, ricoperto da un sottile strato di neve, che ci porta alla base della Rocca Provenzale e poco dopo al sentiero che proviene direttamente da Chiappera.

Il paesaggio è estremamente suggestivo per la presenza della neve su tutti i versanti e su quei pochi alberi che incontriamo lungo questo tratto di sentiero. Guardandoci intorno scorgiamo in lontananza, verso il monte Eighier, piccoli branchi di stambecchi che ci osservano molto incuriositi.

La salita segue alcuni brevi tornanti e mano a mano che risaliamo, allontanandoci da Chiappera, possiamo ammirare, verso sud, le cime ancora innevate tra le quali spicca l’Oronaye.

Mentre raggiungiamo il bivio per il colle Greguri 2319 mt, le condizioni meteo migliorano decisamente auspicando quindi la possibilità di raggiungere la nostra meta. Lasciando a sinistra il bivio, proseguiamo lungo il sentiero T17, ancora ricoperto da uno strato sottile di neve, per il colle di Rui.

Lungo questo tragitto scorgiamo alcuni giovani esemplari di stambecco, accovacciati sulla neve e seminascosti dalle rocce presenti.

Proseguendo lungo la traccia giungiamo dapprima ad una casermetta posta a ridosso del Monte Eighier che raggiungeremo al ritorno per compiere l’anello e in seguito alla Colletta 2556 mt, bivio cruciale per risalire al colle di Rui 2708 mt

(l’etimologia del nome sta a significare “rocce rossastre o pietrame rotto” ).

Dopo la casermetta seguiamo il sentiero, in parte innevato, verso destra e da questa posizione possiamo ammirare la conca verso est, stracolma di neve intonsa, sulla quale dominano le cime innevate del Cervet 2984 mt e il monte Boulliagna 2908 mt .

Dopo aver raggiunto la Colletta, proseguendo verso destra, seguiamo il sentiero con discreta attenzione per la quantità di neve presente e che superiamo senza alcuna difficoltà. Poco dopo raggiungiamo il colle di Rui 2708, dal quale, grazie alle buone condizioni meteo possiamo anche ammirare il versante verso la valle Fissela ed in lontananza, verso nord-est, scorgere il Chersogno 3026 mt.

Dopo una piacevole sosta al colle riprendiamo il cammino per tornare alla Colletta, seguire la traccia in direzione della casermetta e proseguire verso una traccia che risale il versante verso ovest e ci permette di raggiungere la cima dell’Eighier 2576 mt.

Dalla cima posta su un ampio crinale possiamo ammirare con lo sguardo un’intera panoramica sul vallone del Maurin e sulle ciem che lo attorniano: tra le altre, verso ovest, la tète de la Frema 3142 mt, tète de l’Homme 3202 mt, il monte Maniglia 3177 mt, verso nord il Monte Freide 2967 mt e verso est il monte Cervet 2984 mt.

Ripercorrendo il crinale verso nord raggiungiamo un palo conficcato all’interno di un rudere dal quale spiccano, sullo scenario retrostante innevato verso le Oronaye, le due croci delle rocche Castello 2452 mt e Provenzale 2402 mt.

Scendiamo quindi lungo il versante prospiciente le rocche e dopo aver raggiunto un cippo isolato, teniamo la stessa direzione fino a raggiungere il colle Greguri 2319 mt, intorno al quale si erano insediati e stanziati un numero cospicuo di altri stambecchi.

Dopo alcune foto di rito e la visita all’interno della ex struttura militare posta in direzione del vallone francese scendiamo verso il bivio per il colle di Rui dove il paesaggio era completamente sgombro della neve che avevamo calpestato solo qualche ora prima.

Riprendiamo quindi lo stesso tracciato, superiamo la grange Agnelli 2173 mt, proseguiamo sotto le strapiombanti pareti delle rocche ed infine raggiungiamo la nostra auto completamente soddisfatti per il percorso appena terminato.


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