Escursione al Monte Autés da Neirassa Inferiore – Valle Stura

Partenza: Vinadio – Fraz. Neirassa Inferiore (1.433 m)
Quota massima: Monte Autés (2.286 m)
Dislivello: 850 m circa
Distanza totale: 13,5 km circa
Difficoltà: E
Giro ad anello: si
Curiosità:
Neirassa Inferiore: un piccolo borgo incastonato nella Valle Stura a 1.433 metri, sembra essersi fermato nel tempo. Le antiche case in pietra, la chiesa e la fontana che raccontano storie di un passato lontano accolgono i visitatori in un’atmosfera unica, autentica e suggestiva. Qui si respira la quiete della montagna, un luogo perfetto per iniziare l’avventura verso il Monte Autes.
Monte Autes: con i suoi 2.286 metri, offre un panorama mozzafiato sulla Valle Stura e sulle cime circostanti nelle giornate limpide. È una meta ambita sia per le escursioni invernali che estive, grazie alla sua accessibilità e alla varietà di paesaggi che si attraversano per raggiungerla.
Note:
Questo itinerario, oltre ad essere una splendida esperienza a piedi, è adatto anche agli appassionati di mountain bike. La strada militare che attraversa il Vallone di Neirassa, con il suo fondo regolare e le pendenze costanti, rappresenta una sfida accessibile per i ciclisti con un po’ di esperienza. Il tratto finale verso il Monte Autes, pur essendo pedalabile per buona parte, può richiedere un breve tratto in cui spingere la bici a mano, soprattutto vicino alla vetta. La discesa, invece, è una vera gioia per gli amanti dell’enduro, con tratti tecnici immersi nella natura e momenti più scorrevoli tra boschi e prati.
Accesso:
Per raggiungere il punto di partenza, dirigersi in Valle Stura e superare gli abitati di Gaiola, Moiola e Demonte. Arrivati a Vinadio, subito dopo il Forte Albertino, svoltare a destra e seguire le indicazioni per il Vallone di Neirassa. La strada è asfaltata fino a Neirassa Inferiore.
E’ possibile parcheggiare l’auto nei pressi delle case.
Il percorso:
All’alba, il cielo si tinge di grigio e una sottile foschia si arrampica sulle cime, regalando alla Valle Stura un fascino misterioso.

Lasciata l’auto nei pressi delle case, partiamo da Neirassa Inferiore imboccando la strada sterrata.
Al bivio, anzichè andare verso Neirassa Superiore, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni Colle di Neirassa / Sambuco.

Il percorso è molto lungo e si snoda dolcemente tra i tornanti di un’antica strada militare.

Verso quota 1800 m superiamo una conca che spesso in inverno ed in presenza di neve è soggetta a slavine.
Improvvisamente, piccoli fiocchi di neve iniziano a danzare nell’aria. La prima neve dell’inverno 2025 ci regala una scena da cartolina, e non posso fare a meno di esclamare: “Che bello, finalmente è inverno!”.
Poco più avanti, ci imbattiamo in un piccolo altarino, incorniciato dalla neve. I fiocchi scendono silenziosi, trasformando tutto in un’atmosfera ovattata e quasi irreale.

La visibilità si riduce, ma sappiamo che da questo punto, nelle giornate limpide, il Vallone di Neirassa si svela in tutta la sua bellezza.
Proseguiamo lungo la strada militare fino a scorgere una vecchia caserma, un testimone silenzioso della storia che abita questi luoghi. La caserma del Colle di Neirassa, risalente all’epoca delle fortificazioni militari alpine, veniva utilizzata come punto di osservazione strategico e ricovero per i soldati. Oggi, sebbene in stato di abbandono, conserva un fascino particolare e racconta storie di un passato legato alla difesa del territorio.

Poco dopo, infreddoliti e bagnati, perveniamo al Colle di Neirassa ( 2.018 m) dove è appunto presente la vecchia caserma. Qui, il Monte Nebius ci osserva, anche se la nebbia lo nasconde ai nostri occhi.

A questo punto, indossiamo i ramponcini e dal Colle ci dirigiamo a sinistra.

La salita si fa più impegnativa, ma l’entusiasmo cresce. La strada si inerpica tra qualche larice che, uno dopo l’altro, si coprono di bianco.

Dopo una serie di passi cadenzati, finalmente intravediamo la vetta: il Monte Autés, sormontato da ripetitori, una cassetta del soccorso alpino e una croce in legno che si staglia contro il cielo grigio/bianco.

Dopo una breve pausa in vetta, decidiamo di proseguire, completando il giro ad anello.


Seguendo il sentiero che piega a sinistra a circa 2.215 m, ci addentriamo in un bosco incantato, dove la neve sembra essersi depositata con maggiore intensità.

Tra gli alberi, il silenzio è quasi surreale, interrotto solo dal lieve crepitio dei rami che si piegano sotto il peso della neve.

La discesa regala emozioni inattese: una curva dopo l’altra, fino a quando intravediamo Neirassa Inferiore, imbiancata e immersa in un’atmosfera fiabesca.

Gli ultimi metri del sentiero ci riportano al punto di partenza, dove il nostro viaggio si conclude con una sorpresa.

Mentre scattiamo qualche foto al borgo, incontriamo una persona del posto che, con grande gentilezza, ci invita a visitare la chiesetta e il suo presepe.

La magia di questa giornata trova qui il suo culmine.

Carichi di energia positiva e con il cuore colmo di gratitudine, concludiamo la nostra escursione, consapevoli che torneremo presto a Neirassa. Questa frazione di Vinadio ci ha regalato un’esperienza unica, fatta di natura, storia e incontri preziosi.
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