Escursione al Monte Pigna, Cima La Gardiola e Cima del Cars
Partenza: Sant’Anna di Prea ( 1100 m)
Quota massima: Cima del Cars (2204 m)
Dislivello: 1450 m circa
Distanza totale: 20 km circa
Difficoltà: E
Curiosità:
Monte Pigna (1.768 m): sorge tra la Valle Pesio e la Valle Ellero, ed è facilmente accessibile in auto o in funivia da Lurisia Terme o da Sant’Anna. Questa montagna non è solo una meta per gli escursionisti, ma offre anche attività invernali, come lo sci, grazie alle sue piste ben attrezzate. Monte Pigna è rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato e per essere una località ideale per chi cerca tranquillità e natura incontaminata.
Cima La Gardiola (1.890 m): situata tra la Valle Ellero e la Valle Pesio, è una delle vette più interessanti delle Alpi Liguri. Offre uno splendido panorama sulla pianura cuneese e sulle Alpi Liguri ed è una meta classica per le salite invernali, con percorsi che partono dalla Certosa di Pesio. È frequentata soprattutto da sciatori e racchettatori durante la stagione invernale.
Cima del Cars (2.204 m): è una montagna imponente situata sullo spartiacque tra la Valle Pesio e la Valle Ellero. È conosciuta per essere una destinazione molto popolare per gli escursionisti e gli appassionati di sci alpinismo.
Accesso:
Per raggiungere il punto di partenza, dirigersi a Villanova Mondovì. Risalire la Valle Ellero fino a Roccaforte Mondovì. Da lì, svoltare a sinistra per Prea e prendere immediatamente la strada a sinistra che sale a Sant’Anna di Prea.
Il percorso:
Lasciamo l’auto nei pressi del Santuario di Sant’Anna, unico esempio di barocco francese in Piemonte.
Ci incamminiamo lungo la strada asfaltata che passa a destra del santuario. Al termine dell’asfalto, giugiamo ad un bivio e svoltiamo a destra per la Baita Elica.
Bellissime le baite in pietra completamente ristrutturate che possiamo vedere percorrendo il sentiero. Seguendo il percorso principale e ben visibile, passiamo al fianco del ex Rifugio Margherita. Il Rifugio fu realizzato su iniziativa di Giovanni Basso di Prea tra il 1934 e il 1935 e dedicato a sua figlia Margherita. Durante la Resistenza, divenne il punto di riferimento del primo nucleo della Brigata Valle Ellero. Negli ultimi giorni del conflitto, il rifugio fu incendiato e parzialmente distrutto dai nazifascisti. La famiglia Basso lo restaurò e successivamente venne affittato alla Sezione di Mondovì del CAI, che lo utilizzò come capanna sociale fino agli anni ’60. Attualmente, il rifugio è gestito dai responsabili della Baita Elica.
Poco più avanti si stacca una diramazione che porta alla Baita Elica. Teniamo quindi la sinistra per un tratto e poi la destra fino a pervenire alla Baita Monte Pigna a 1509 m. Siamo immersi nella nebbia più o meno da quando siamo partiti, con una tempertaura intorno ai – 3,5 °.
Teniamo nuovamente la sinistra dell’impianto di risalita la Genzianella, seguendo un labile sentiero che passa praticamente sulla pista da sci. Il sentiero è piuttosto ripido e rettilineo. Finalmente, il sole fa capolino.
Raggiungiamo il Monte Pigna (1.768 m). Il panorama è stupefacente: noi al sole e sotto di noi una spessa coltre di nuvole. Uno spettacolo surreale che riempie il cuore di gioia e stupore.
Continuiamo lungo il crinale erboso, godendo della vista sulla Bisalta che emerge dalle nuvole.
Dopo alcuni saliscendi, giungiamo a Cima La Gardiola (1890 m).
Continuiamo avanti, perdendo un po’ di quota. Lasciamo a sinistra la palina per il Ponte Murato/Sant’Anna. Più in basso sulla nostra destra vediamo il Gias Mascarone Soprano.
Ignoriamo il bivio per il Rifugio Comino e proseguiamo fino al Casino del Cars (1864 m) o Valico del Cars, con il suo pilone in pietra.
Puntiamo ora verso il ripido pendio del Carset (1965 m). Con qualche tornantino ne raggiungiamo la sommità, per poi attraversare un vasto pianoro prativo che conduce ad una valletta. Seguiamo un labile sentiero e perveniamo al bivio che a destra conduce al Cars ed a sinistra C.to Pellerina/Gias Madonna/Rifugio Garelli. Noi optiamo per la sinistra mentre per la discesa prenderemo l’altro lato.
Dopo un lungo traverso a destra, vediamo una croce in lontananza.
La vista sulle montagne conquistate la settimana precedente è mozzafiato, con Cima Durand, Monte Mondolì, Rocca dell’Inferno e Cima Seirasso.
Perveniamo alla prima croce in legno.
Proseguiamo lungo la cresta in modo da raggiungere altre due croci.
Dopo l’ultima croce, pieghiamo a destra sul crinale erboso.
In breve raggiungiamo la vetta della Cima del Cars a 2204 m.
Dopo una pausa per rinfocillarci, ripartiamo, superando prima Cima Cars e poi seguendo un sentiero tra i rododendri.
Stupenda la vista sulla Bisalta.
Svoltiamo a destra e raggiungiamo un pianoro con la Punta Pellerina davanti a noi. Da qui, pieghiamo a destra e scendiamo fino a raggiungere il bivio iniziale.
Ritorniamo presso la palina con le indicazioni per il Ponte Murato e Sant’Anna di Prea. Il sentiero è denominato Vir di Fnè (giro dei fienili).
Seguendo alcuni grandi ometti, scendiamo nel versante della Valle Ellero. La prima parte scende rapidamente, ma il sentiero è ben visibile. Entriamo poi in un fitto bosco, dove è facile perdere la via, quindi prestiamo attenzione.
Nel bosco, troviamo alcuni segni rossi che ci indicano la strada.
Arriviamo a una diramazione e svoltiamo a sinistra per il Sentiero dei Cravè, in direzione Sant’Anna.
Il percorso attraversa boschi di faggi e tratti rocciosi, alcuni attrezzati con catene, oltre a numerosi rii.
Il sentiero termina su una sterrata, nei pressi di un’abitazione. Ci ricongiungiamo al primo tratto di strada fatto all’andata, arrivando finalmente al Santuario.
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