Il Sentiero del Pescatore a Fossano

Partenza: Fossano, Via della Cartiera
Dislivello: 200 m circa
Distanza totale: 9 km circa
Difficoltà: F
Giro ad anello: si
Note:
Durante l’escursione, troverai segnaletica ben visibile (segnavia biancorossi e paline indicatrici), che ti guiderà passo dopo passo, rendendo l’itinerario molto facile da seguire. Non è necessario essere esperti di trekking per godersi questa camminata.
Curiosità:
La ex cartiera di Souchon: una delle fabbriche più importanti di Fossano, attiva dal XIX secolo fino agli anni Settanta.
Il Ponte della Ferrovia: progettato dall’architetto Bonelli e completato tra il 1840 e il 1930, è stato bombardato durante la seconda guerra mondiale e ricostruito nel 1947.
Sentiero del Pescatore: un percorso lungo le rive del fiume Stura di Demonte, dedicato ai pescatori ed alle loro tradizioni.
Accesso:
Raggiungere Fossano (CN). Il punto di partenza è da Via della Cartiera.
Il percorso:
A volte non serve fare chilometri in auto per godersi la natura. Oggi decido di esplorare il Sentiero del Pescatore, partendo da vicino casa. Mi dirigo verso Via della Cartiera e, seguendo le indicazioni qui descritte, raggiungo il Ponte della Ferrovia.

Invece di proseguire verso la Grande Pachina Rossa, affronto l’alta scala a chiocciola che mi conduce sul ponte. Da qui, a metà del percorso, mi fermo per ammirare il panorama: il fiume Stura di Demonte si intreccia con la vegetazione, regalandomi una vista che non smette mai di incantarmi.

Il rumore dell’acqua che scorre, alternando tratti più quieti a piccole rapide, mi accompagna come una dolce melodia.

Dopo aver attraversato il ponte (circa 200 metri), scendo tramite un’altra scala a chiocciola e seguo le indicazioni per il Sentiero del Pescatore/Fossano/Località Savella. Una serie di gradini in legno e segnavia biancorossi mi conducono attraverso un fitto bosco. Questo tratto è ripido, ma la salita è breve e, tra il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie al vento, la fatica sembra svanire.


Arrivata in Via Vallone, svolto a sinistra seguendo sempre il sentiero del Pescatore (S24) e percorro un breve tratto su asfalto.


Poco dopo, tengo la sinistra e cammino lungo un sentiero che costeggia i campi. Essendo proprietà privata, è importante rimanere sul bordo sinistro del campo.

Una palina segnaletica mi indica di svoltare a sinistra e affrontare una ripida discesa.

Alla fine della stessa, occorre prestare attenzione a una breve scala, posata il 12 novembre 2016 dal Gruppo Lavoro Sentieri CAI di Fossano. Sebbene non perfettamente visibile, è fondamentale attraversarla con cautela.


Il suono del fiume torna a farsi più intenso, avvolgendomi in un abbraccio di pace.
Proseguo lungo il fiume, dove il paesaggio cambia continuamente, offrendo scorci diversi a seconda delle stagioni.

Il percorso mi conduce sotto il Ponte del Raccordo A6, dove il sentiero inizia a salire nuovamente.


Poco dopo, raggiungo una sterrata che si collega a una strada asfaltata, che abbandono presto per svoltare a sinistra su un’altra sterrata.

Camminando, incrocio un piccolo orsetto che mi osserva curioso, un incontro che mi strappa un sorriso. Continuo fino a Via Salmour, dove svolto a sinistra costeggiando il ponte. Questo tratto richiede attenzione: le automobili passano a velocità sostenuta. Seguo i segnavia biancorossi sull’asfalto che mi indicano di svoltare a sinistra lungo il guard rail.

Un sentiero, prima pianeggiante e poi in discesa, mi conduce sotto il ponte di Via Salmour.
In questo punto si incontrano diversi sentieri. Io scelgo di proseguire a destra verso l’Anello del Pescatore, la Cappella di San Lazzaro e Fossano.

Dopo aver superato la cappella, attraverso la strada Provinciale 45. Un breve tratto nei campi mi porta a Via Narzole, dove inizio la salita di San Lazzaro (F19a). La salita, in gran parte ciottolata, termina su Via Narzole.

Un centianio di metri e raggiungo l’ufficio postale.
Da qui, svolto a sinistra e percorro il Viale Mellano, una strada pedonale lunga circa 800 metri. Questo viale offre una splendida vista sulle montagne e sulle Langhe. L’aria fresca, mista al profumo della natura circostante, mi regala una sensazione di libertà e leggerezza.

Raggiunta Piazza Vittorio Veneto, davanti alla Chiesa barocca della Santissima Trinità (detta dei Battuti Rossi), svolto subito a sinistra seguendo una palina. Una scalinata e un sentiero in discesa mi conducono a Via della Palocca, dove concludo il mio percorso tornando al punto di partenza.

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