Data: 26/01/2020
Difficoltà: BS
Quota partenza: Limone Piemonte (1080 mt circa)
Quota massima: Cima Fascia (2495 mt)
Dislivello: 1500 mt circa
Curiosità: la cima della Fascia divide la Valle Vermenagna dalla Valle Pesio. Offre una vista sui rilievi più elevati delle Alpi Liguri (Marguaires), delle Marittime (Argentera) e delle Cozie (Monviso).
Oggi la giornata, dal punto di vista meteo, non sembra delle migliori, ma in cinque, giungiamo a Limone Piemonte, proseguiamo in Via Almellina in direzione impianti del Cros e lasciamo l’auto, poco dopo aver svoltato nella stradina a sinistra.
Procediamo affiancando il Rio Almellina e seguendo il percorso estivo, raggiungiamo, dapprima i “Casali Braia”, poi “M.re Gavel” ed in particolare il Vallone del Cros. Qui si possono notare i resti del vecchio skilift, di cui io non ero minimamente a conoscenza.
A questo punto, dopo circa 500 mt di dislivello, procediamo nel centro del Vallone.
Ci sono circa 20 centimetri di neve fresca o meglio della sera precedente ed il nostro “boss”, continua a farci strada!
Perveniamo nei pressi di una conca ed il paesaggio è spettacolare: le pareti rocciose ed innevate del Bec Rosso, del Monte Jurin. Poi Le Rocce del Cross… pare di essere in una scena di un film!
In questa zona non ero mai stata e sono catturata da quell’anfiteatro.
Puntiamo al Colletto Sud del Cros (2295 mt) e lo raggiungiamo dopo aver superato circa 1100 mt di dislivello dalla partenza.
Da qui ci teniamo sulla destra, percorrendo come un semicerchio un bel traversone; svoltiamo poi a sinistra e con altri zig zag raggiungiamo la cima della Fascia sormontata da una croce in acciaio.
Il sole, che prima aveva fatto capolino, ora lascia spazio alle nubi… ma riusciamo comunque a vedere la Bisalta e le altre numerose cime attorno.
L’aria si fa via via più gelida e la cima affollata. Mi chiedo se oggi le persone abbiano avuto tutte la nostra idea. Io amo maggiormente essere sui monti con pochi amici e nessun altro intorno: solo in questo modo riesco a godermi appieno la pace del luogo.
Dopo i vari saluti, ci accingiamo alla discesa. La neve è a dir poco spettacolare: curvare oggi è facile e sono emozionata perchè, forse per la prima volta da quando faccio skialp, sento di divertirmi veramente in discesa.
Raggiungiamo l’imbocco del canale Nord e diamo uno sguardo. Siamo tentati di buttarci giù di lì, ma nel contempo non vogliamo sprecare la discesa su quei vasti pendii, vista la condizione del manto nevoso. All’unanimità optiamo per la seconda scelta e credo che sia stata quella migliore, anche perchè due amici che quella gita l’avevano fatta diverse volte negli anni, ci confermano che questo è giorno da segnare sul calendario. Solitamente è molto molto pericoloso avventurarsi nella zona del paravalanghe. Oggi invece, tutto sembra essere perfetto, anzi lo è!
Dopo aver percorso un bel tratto, mi volto indietro e mi accorgo che il pendio sopra di me, non era poi così facile. La pendenza mi pareva esser meno sostenuta per via della qualità della neve.
Percorriamo l’ultimo tratto sulle orme della via di salita e giungiamo così al termine della nostra gita di scialpinismo.
La lunghezza ed il dislivello di questo percorso sono stati ampiamente ricompensati dal panorama e dalla neve che quest’oggi era uno spettacolo! Credo che questo giorno ce lo ricorderemo per un bel po’…
A volte, ritrovandoci tra le montagne più vicino alle nostre abitazioni, ci accorgiamo che sono semplicemente fantastiche. Ed io, ogni settimana, scopro il valore immenso che hanno per me…
Per poter scaricare la traccia devi prima Accedere o registrarti!