Rocca La Marchisa da Acceglio – SKIALP -Valle Maira

Data: 02/02/2020

Difficoltà: BS

Quota di partenza: Colombata (Acceglio) 1585 mt

Quota massima: Rocca La Marchisa  3074 mt

Dislivello: 1550 mt circa

Curiosità: Rocca La Marchisa si trova sullo spartiacque tra la Valle Maira e la Valle Varaita. La vetta è bifida, composta da una cima W (3074 mt) ed una E (3072 mt)

 

Oggi decidiamo di spingerci in Valle Maira. Raggiungiamo Acceglio e poco dopo svoltiamo a destra. Superiamo l’abitato di Lausetto e partiamo da Colombata.

Calzati scarponi e sci, seguiamo il sentiero che costeggia il Rio Mollasco. Lasciamo sulla sinistra la stazione meteo, attraversiamo il ponte e risaliamo fino a Grange Durazza.

Svoltiamo poi a destra e ci accorgiamo che non siamo soli!

Ci addentriamo così nel Vallone di Verzio. Non ero mai stata in questa zona e le montagne intorno, coperte di bianco e circondate da quel cielo azzurro sono stupende. Non sono molto in forma, ma la natura mi spinge ad andare avanti, passo dopo passo.

Superiamo il Rio di Verzio e ci spostiamo sulla sinistra.

Procediamo salendo un panettone e come per magia vedo in lontananza la Marchisa. Direi molto, molto in lontananza.  Questa gita sembra non avere mai fine!

Dopo  altri 2 km circa,  arriviamo sotto la Rocca. Il tempo e la temperatura d’improvviso cambiano. Tutto si fa più buio. Dietro e davanti a noi,le nuvole scorrono ad una velocità impressionante.

Il vento trasporta con se la neve che ci colpisce il volto.

Non ci perdiamo d’animo e incominciamo la salita finale verso la vetta.

A circa metà percorso, per sicurezza, calziamo i coltelli. Mano a mano che andiamo sù, fa sempre più freddo ed il cielo è ormai interamente coperto. Raggiungiamo la Cima Ovest di Rocca La Marchisa e poi, visto che ormai siamo lì, anche la Est. Non ce la vogliamo far scappare.

Siamo a meno 5 gradi. Non freddissimo ma il vento mi ha congelato le mani. E ‘ meglio darsi una mossa ed iniziare a scendere. I pendii iniziali sono molto divertenti. La neve è rigelata ma si scia bene.

Più in basso invece troviamo un po’ di tutto. Neve dura, altra  sciabile e  poi un po’ crosticina che non guasta mai!

Per un bel tratto a quote inferiori siamo costretti a “spingere” perchè la neve è molle e gli sci non vogliono scorrere.

Procediamo verso la stradina che avevamo percorso al mattino presto e raggiungiamo la vettura.

Dopo uno spostamento di circa 20 km ed un dislivello notevole, oltre che soddisfatta di avercela fatta, il mio corpo parla: sento una gran fame!


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