Partenza: Pian della Casa del Re (1745 m)
Quota massima: Cima Sud Argentera (3297 m)
Dislivello: 1600 m circa
Distanza totale: 15 km circa
Difficoltà: PD
Curiosità:
La Cima Nord e la Cima Sud: L’Argentera è una montagna maestosa situata nelle Alpi Marittime. La Cima Sud, con i suoi 3297 metri, è la più elevata di tutta la catena. La Cima Nord, leggermente più bassa a 3286 metri, è altrettanto affascinante. Entrambe offrono panorami spettacolari e una sfida per gli alpinisti.
La Storia: Nel lontano agosto del 1879, l’alpinista americano W. A. B. Coolidge, insieme alle guide di Grindelwald Christian ed Ulrich Almer, compì la prima traversata integrale di tutte le punte della Serra dell’Argentera. Questo itinerario richiede esperienza e attrezzatura adeguata, ma la bellezza delle cime rende la sfida appagante.
Accesso:
Da Cuneo, andare in direzione Borgo San Dalmazzo e poi proseguire per Valdieri. Superare l’abitato, oltrepassare Sant’Anna di Valdieri e raggiungere le Terme di Valdieri. Da qui, tenersi a sinistra e superare le Terme. La strada, successivamente, si presenta sterrata e parecchio sconnessa. Pertanto, è necessario avere un mezzo adeguato per poter giungere al Piano della Casa del Re. In caso contrario, è opportuno lasciare l’auto al posteggio del Gias delle Mosche (1591 m).
Il percorso
In una giornata di cielo azzurro spettacolare, il Pian della Casa del Re si è rivelato il punto di partenza perfetto per un’avventura indimenticabile. La nostra meta: le maestose cime dell’Argentera Nord e Sud, due delle vette più iconiche delle Alpi Marittime.
Partendo dal Pian della Casa del Re, a 1745 metri di altitudine, tralasciamo a destra, la sterrata che conduce al Colle di Ciriegia (N15) ed al Colle di Fremamorta (N26) . Svoltiamo a sinistra e ci incamminiamo lungo il sentiero (N11) che conduce al Rifugio Remondino.
Il percorso, ben segnato , si snoda tra larici e pini.
Attraversiamo il rio per mezzo di una passerella in legno e poi teniamo la sinistra, in quanto la traccia di destra (N12) ci condurrebbe al Colle Ghiliè. Riattraversiamo il rio. La salita è ripida ma offre scorci mozzafiato sul Vallone dell’Assedras.
Dopo circa 700 m di dislivello, raggiungiamo il rifugio Remondino, situato a 2430 metri. Facciamo una breve pausa per ammirare il panorama circostante.
Dal rifugio seguiamo a sinistra un percorso segnato fra grossi massi. E’ necessario prestare parecchia attenzione ai segni ed ometti, per non perder la via.
Spuntiamo poi in una grande conca dove convergono in Canale di Nasta ed il Canale dei Detriti.
Teniamo ovviamente la sinistra. Il sentiero si fa ripido ed impegnativo.
Occore evitare di far spostare anche piccoli massi, perchè questi impatterebbero sulle persone sottostanti a velocità elevate vista la pendenza del Canale.
Giungiamo così al Passo dei Detriti a 3122 m.
La vista dal passo è semplicemente spettacolare, con le cime delle Alpi Marittime che si stagliano contro il cielo azzurro.
Voltiamo lo sguardo verso la parete sud-est dell’Argentera è pare inaccessibile.
Proseguiamo sempre tenendo la sinistra e raggiungiamo così la “famosa cengia” che taglia tutta la parete sud-est dell’Argentera. La cengia in alcuni tratti è molto stretta.
In altri molti punti esposti sono state apposte delle corde fisse che permettono il passaggio in sicurezza.
Ognuno, ha seconda della propria esperianza, è libero di proseguire slegato, di farsi accompagnare da una guida alpina, o avanzare legato con altri compagni.
Percorso questo traverso, la cengia inizia a salire tra i massi. Anche in questo caso nelle zone critiche e più pericolose sono presenti delle corde.
Giunti praticamente sotto la vetta dell’Argentera Sud, decidiamo all’ultimo, di andare a salutare prima la Cima Nord dell’Argentera.
Scendiamo così un breve canalino sul filo della montagna. Poi risaliamo prestando molta attenzione ed agendo con tutta calma. Perveniamo alla Forcella dell’Argentera e da qui in cresta con passi di secondo grado e poi primo grado arriviamo finalmente sulla Cima Nord dell’Argentera (3286 m).
Ripercorriamo la via a ritroso, scendendo in cresta e risalendo quindi il canale, superando i tratti verticali (II-III°). Usciamo quindi sotto la vetta dell’Argentera Sud.
Per facili massi perveniamo così alla Cima Sud dell’Argentera (3297 m) dove incontriamo gli altri componenti del gruppo.
Magiano qualcosa per riprendere le forze, facciamo due chiacchiere anche con le altre persone presenti in cima, assaporando ogni singolo minuto.
Purtropo il cielo è leggermente velato e non ci permette di scorgere il mare. Poco importa, perchè sono esattemente dove volevo essere.
La traversata è stata un’esperienza emozionante. Attenzione però, perchè richiede esperienza, abilità tecnica e rispetto per la montagna.
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