Partenza: Limonetto (1360 m)
Quota massima: Cima del Lago dell’Oro (2655 m)
Dislivello: 1570 m circa
Distanza totale: 16 km circa
Difficoltà: EE
Curiosità:
Cima del Lago dell’Oro (2655 m): la quota 2655 m è quella riportata sulla piccola croce di vetta.
Rocca della Bastera (2617 m): è una cima minore situata nel sottogruppo della Rocca dell’Abisso, nelle Alpi Marittime. Offre una vista spettacolare sulla Val Vermenagna e sulla pianura cuneese
Monte Chiamossero (2478 m): noto anche come Monte Ciamoussè, è costituito da 3 punte ovvero la Est (2422 m), la centrale (2478 m) e la sud (2472 m)
Accesso:
Da Cuneo, superare l’abitato di Borgo San Dalmazzo e seguire la SS20 per il Colle di Tenda fino al bivio per Limonetto. Parcheggiare nei pressi dell’impianto di risalita.
Il percorso:
Dal parcheggio dell’impianto, iniziamo la nostra avventura risalendo la prima parte verso le piste. L’aria fresca del mattino ci accoglie mentre incontriamo una strada sterrata e procediamo sulla nostra destra.
Superiamo il Rio Prati della Chiesa, il suono dell’acqua che scorre ci accompagna, e arriviamo nei pressi di alcune indicazioni.
Svoltiamo a destra ed iniziamo ad inerpicarci senza seguire alcun sentiero.
Salendo con numero zig zag, possiamo vedere alla nostra destra il Monte Ciotto del Mieu (detto anche Monte Ciotto Mien) ed il Monte Crèusa.
Incrociamo il sentiero L23 che ci porta sotto il Monte Ciamoussè.
Svoltiamo quindi a sinistra e compiamo un lungo traverso con lo spettacolare panorama della Rocca dell’Abisso, Rocca della Bastera e la Cima del Lago dell’Oro che si apre davanti a noi.
Iniziamo a pestare un po’di neve e raggiungiamo il Passo del Diavolo (2405 m), dove il vento freddo ci sferza il viso.
Qui scendiamo il ripido e franoso canalino chiuso tra la verticale parete calcarea della Cima Sud del Monte Ciamoussè e un torrione staccato.
Ci addentriamo nella pietraia, leggermente coperta della neve, seguendo con molta attenzione le tacche gialle e degli ometti.
Seguendo poi le tacche rosso e gialle oltre i famosi “ometti”, giugiamo alla conca del Lago dell’Oro (2446 m). Il lago, privo di immissari ed emissari, riflette il cielo di un azzurro inteso e le montagne circostanti.
Le emozioni nel vedere così tanta bellezza sono indescrivibili; solo chi ha la fortuna di veder questi luoghi può capirlo.
Svoltiamo a sinistra e giungiamo a un avvallamento poco sopra.
Lasciamo a sinistra l’itinerario per la Rocca della Bastera e, andando prima al centro e poi verso destra (tacche rosse), risialiamo dei gradini rocciosi, prestando attenzione ai buchi tra le rocce che si nascondono sotto la neve.
Giunti nei presso di un laghetto, svoltiamo a destra, seguendo i segni rossi.
Svoltiamo a destra e poi a sinistra, sempre cercando di veder dove sono le tacche rosse, e in breve raggiungiamo la panoramica Cima del Lago dell’Oro. Qui troviamo una targhetta e un libro di vetta, purtroppo segnato dal tempo e dal meteo, che non ci permette di lasciare un ricordo di questo momento.
Davanti a noi si erge il Monte Frisson, raggiungibile da Palanfrè.
Sulla destra la Rocca dell’Abisso. Uno spettacolo di cime che ci lascia senza fiato.
Approfittiamo della vicinanza e scendiamo di circa 100 metri, attraversando tra le rocce, per ricongiungerci al sentiero innevato che ci porta in vetta alla Rocca della Bastera.
Da qui ammiriamo la vetta della Cima del Lago dell’Oro.
Breve pausa, riscendiamo seguendo il percorso dell’andata. Giunti però a 2370 m, proseguiamo tenendoci più sulla sinistra per raggiungere poi il Monte Chiamossero Est a 2422 m.
Ora ci buttiamo giù per i ripiri pendii erbosi, senza seguire alcuna traccia. Perveniamo così al Gias Boero (o Gias Prati della Chiesa a 1651 m).
Ritorniamo al primo cartello con le vari indicazioni, superiamo il Rio Prati della Chiesa e, per variare leggermente il percorso, svoltiamo a sinistra verso l’Alpe Papa Giovanni. Ci addentriamo nel bosco, dove il silenzio è rotto solo dal canto degli uccelli.
Raggiunto il Pilone dedicato alla Madonna degli Alpini, ammiriamo le Cascate del Piss, il cui fragore riempie l’aria. Costeggiando il Wonderfall Chalet raggiugiamo l’auto.
Il percorso:
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